Rocco Panetta è l’ospite della newsletter “Vita da privacysta” di oggi di Luca Bolognini per l’Istituto Italiano per la Privacy e la Valorizzazione dei Dati.
20 domande e risposte senza filtri per scoprire luci e ombre della privacy.
- Nome, cognome, ruolo oggettivo e ruolo “putativo/desiderato”
Rocco Panetta, avvocato e consulente è quel che faccio a tempo pieno, storico dell’arte, musicologo e viaggiatore gourmet, ciò che vorrei essere a tempo pieno.
- Perché e quando iniziasti a occuparti di privacy e protezione dei dati personali?
Ci sono stati due momenti, uno iniziale intorno al 1994, quando conobbi, all’Università La Sapienza di Roma, il prof. Stefano Rodotà, a cui poi chiesi la tesi, con cui mi laureai e di cui divenni assistente alla cattedra di diritto civile. I miei studi erano volti alla responsabilità extracontrattuale, soprattutto a quella per il danno ambientale. Ma da Rodotà si studiavano i nuovi diritti legati all’emersione delle nuove tecnologie e quindi finii per occuparmi di bioetica e privacy. Più tardi, poi, nel 2001 feci ingresso in Autorità, al Garante per la protezione dei dati personali, dove rimasi fino al 2008 e da allora non ho più smesso.
Di seguito le altre domande cui Rocco Panetta ha risposto. Leggi tutte le risposte QUI.
- Cosa ti annoia della privacy/data protection?
- Gli anglicismi sono inevitabili per chi si occupa di questa materia (come il latinorum per altri ambiti), o ci stiamo sbagliando?
- Pensi che la privacy stia a cuore della gente? È davvero “pop” o non interessa niente?
- Come gliela spieghi, questa disciplina, ai bambini delle elementari?
- L’ora, secondo te, più buia per la privacy in Europa negli ultimi 10 anni?
- L’ora, secondo te, più luminosa per la privacy in Europa negli ultimi 10 anni?
- I consulenti, i DPO e i privacy officer stanno diventando decine di migliaia. Un male o un bene?
- I dati personali sono monete?
- Quando leggi notizie di dure sanzioni alle imprese, esulti o ti preoccupi?
- Con sincerità e senza retorica: credi che il “consenso preventivo dell’interessato” sia ancora una buona idea nel “tutto digitale”?
- Con sincerità e senza retorica: è davvero possibile sintetizzare e rendere semplici i tanti contenuti obbligatori di un’informativa privacy?
- Leggi sempre le informative privacy e le cookie policy sui siti e sulle app che utilizzi personalmente?
- DPO più top manager o più mini-garante?
- Un tuo consiglio di metodo a un giovane DPO.
- L’Unione Europea fa troppe regole e frena l’innovazione: vero o falso?
- Il GDPR è al passo con l’Intelligenza Artificiale e il metaverso?
- Tra dieci anni: protezione dei dati o protezione degli effetti personali?
- Puoi consigliare un libro, che non sia “L’Arte della Privacy”, ai tuoi colleghi e collaboratori. Quale e perché?