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5 cose da sapere sulla nuova legge europea sull’intelligenza artificiale

L’Ue sta per approvare l’AI Act. Cosa prevede questo regolamento? Quando entrerà in vigore? E a chi si applicherà? Ecco alcune risposte

Di Gabriele Franco

Il conto alla rovescia per quella che, con tutta probabilità, sarà la prima legge al mondo sull’IA è cominciato. L’Artificial Intelligence Act, il nuovo regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, è a un passo dall’approvazione. Un percorso iniziato ad aprile 2021 con la proposta della Commissione, seguita poi dalla posizione del Consiglio dello scorso dicembre e da quella del Parlamento di giugno. Ora le tre istituzioni hanno dato il via alle riunioni per raggiungere l’accordo finale. Nel frattempo, ecco cinque punti chiave del regolamento.

Cosa prevede la legge europea sull’IA?

L’AI Act detta le regole per lo sviluppo, l’immissione sul mercato e l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale nell’Unione europea. Trattandosi di un regolamento, queste norme si applicheranno in modo uniforme e diretto in tutti gli Stati membri, senza necessità di leggi di recepimento nazionali. Il legislatore europeo ha scelto un approccio orizzontale, dunque non settoriale, costruito su una nuova definizione di «sistema di IA» e basato sul rischio. Vengono così vietate le pratiche di intelligenza artificiale a rischio inaccettabile, come l’IA che attribuisce un punteggio sociale. Per i sistemi ad alto rischio – ad esempio quelli impiegati per la valutazione degli studenti – sono imposti diversi requisiti e obblighi, mentre per quelli a rischio limitato, come i sistemi di deep fake, si prevedono specifiche prescrizioni per garantirne la trasparenza. L’AI Act consentirà anche di adottare codici di condotta per l’applicazione volontaria dei requisiti fissati per i sistemi di IA ad alto rischio. Sono inoltre stabilite misure per favorire l’innovazione, come ad esempio la creazione di spazi di sperimentazione normativa o alcune agevolazioni per startup e PMI.

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